Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1928, XXVI.djvu/214

212 PARTE SECONDA
A voi che state ingrata,

Lusinghiera, infedel, mal costumata.
Graziosa. Olà, più di rispetto
A una donna mia pari.
Petiton.   Vostro merto
È de più vilanie. Mogliera cara,
Je sul tutte per vou. (a Lindora
Lindora.   Certo, seguro?
Adesso che culia v’ha minchionà,
Ve voggio maltrattar senza pietà.
Petiton. Ah! voi, monsieur Petronio,
Soccorrete muè.
Petronio. Monsù, quest a l’è un mal ch’al meritè.
Petiton.   Tutte mi lasciane,
  Tutte mi sprezzane,
  Che mai sarà?

Graziosa. a tre Sto bell'esempio
Altrui servirà.
Lindora.
Petronio.
Petiton.   Madama Graziosa...

Graziosa.   Tendete alla moglie.
Petiton.   Lindora mia cara...
Lindora.   Andè da madama.
Petiton.   Pregate per me. (a Petronio

a quattro Rimedio non v' è.
Lindora.   Sior paregin galante,

  Sior generoso amante,
  Com’èla?
  Disèla,
  Ve piase cussì?
Graziosa.   Signor affettato,
  Gentile garbato,
  Soffrite,
  Che dite?
  Vi piace così?