Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
MONSIEUR PETITON | 211 |
E se alcun crede ch’io l’ami,
Ingannato alfin sarà.
Ditte questo: però de man1 persona,
So che state invaghita:
Monsieur Petronio, pardonè, vu prego,
Necessitò d’amor.
Graziosa. Povero sciocco!
Pensate voi col perucchin cipriato,
Col volto ben lisciato,
Con le vostre scamoffie e i vostri vezzi,
Obbligarmi ad amarvi? Eh, v’ingannate,
Io mi presi di voi spasso finora;
Stomacata già sono, ite in malora.
Petronio. (Oh bella!)
Lindora. (Oh co la godo!)
Petiton. Madam, ditte a muè?
Graziosa. Parlo con voi.
Petiton. Per manfuè, volò ma vita morta.
Graziosa. Se volete crepar, poco m’importa.
Lindora. Oe, monsù Petiton, cossa diseu?
Xela questa l’usanza,
Che tanto ve gradisce?
Petiton. Scarne diable diablon, scarne cotton2!
Petronio. Uhi3, monsù Petiton, cossa ve par?
Disia ben me mujer?
Petiton. Uh miserable!
Madam, deh pur pietà...
Graziosa. Più non v’ascolto.
Vi derisi finor, siete uno stolto.
Petiton. Stolt’a muè? Passians!
Stolt’a muè? Dir bien, stolto io sono
A regardar in faccia,
A serbar fedeltà de tou mon cour