Ditemi, avreste niente
Che m’andasse alla vita?
Lindora. Son strazzariol, ma mi no vendo strazze.
Orazio. Ed io straccie non compro.
Un abito vogl’io da cavaliero.
Cecchina. Ed io da gentildonna uno ne voglio.
Lindora. Vare che musi! Dove gh’aveu i bezzi?
Orazio. Questi qui sono scudi.
Cecchina. E questi son zecchini.
Lindora. Quando la xe cussì, gh’avè rason.
Ve mostro un per de cai, ma su la giusta 1.
Vardè sto abito intiero,
El xe niovo de pezza,
Fatto all’ultima moda,
E su la vostra vita el par tagiao;
Si lo volè, vel dago a bon marcao 2.
Orazio. Questo saria a proposito.
Quanto costa? Non dite uno sproposito.
Lindora. A pian, che vôi che femo un sol contratto.
Sto andrien3 per sta patrona
Saria giusto una mana 4,
E la lo poi portar senza sottana.
Cecchina. E questo quanto val?
Lindora. Poche parole
Vói che femo tra nu:
Cento ducati in tutto.
Cecchina. |
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Hu hu hu hu!
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Orazio.
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Lindora. Via, no ve fe paura,
Me remetto alle cosse del dover.
Orazio. Vi do cinquanta scudi.
Lindora. In ogni forma
- ↑ Un paio di capi, ma scelti. Vedi a pag. 33, n. 2 e vedi i Rusteghi, vol. XVIII, pag. 27.
- ↑ Tev. e Zatta: mercao.
- ↑ Più comunemente andriè: v. Molmenti, Storia di Venezia ecc. vol. III, p. 130 (ed. VI)
- ↑ Manna.