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PARTE SECONDA1.

SCENA PRIMA

Cecchina da orbetta.

Cecchina.   Via, con l’orbetta

  Siè generosi,
  Mostreve pietosi
  No me abbandonò.
  Chi me dà un soldo?
  Chi me dà un bezzo?
  Qualcossa buttè2.
O poveretta mi, xe più d’un’ora
Che stago a chiappar freddo,
E ’l primo soldo non ho visto ancora.
(M’affatico a parlar in veneziano,
Che un tal mestier non fa perfettamente
Chi la favella ed il vestir non mente.
L’arte di cavamacchie
M’è andato male assai,
Onde quest’imparai
Nuovo mestier da certa vecchiarella
Che con simil finzion vive ancor ella.
In fatti mi contento. In pochi giorni
M’avanzai tal dinaro,
Che alle miserie mie può far riparo.
Oh se mi capitasse
Un qualche buon partito,
Vorrei pigliar marito, e benchè fosse
Molto inferiore alli natali miei,
Senza riguardo alcun lo piglierei).

  1. Nell’ed. Valvasense (1735) questa è la Parte Terza.
  2. Nelle vecchie edd. segue: Via etc.