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PARTE TERZA.

Sala da Giudice.

Giacinto da Giudice, Rosalba d’Avvocato, poi Triticone con carte e libri.

Giacinto. Che ne dite, Rosalba,

Vi piace l’invenzion?
Rosalba. Bella bellissima.
Giacinto. Badate a non fallare.
Per un finto ministro, a nome vostro,
Io tutto a Triticon fei sequestrare,
Ad effetto d’aver la vostra dote.
Egli citò, come si suol nel Foro,
Per la revocazion di quel sequestro.
La causa fu accettata,
Si contestò, si deputò, stamane
Già si deve trattar. Voi vi fingete
Di Rosalba avvocato;
Io giudice mi fingo;
Triticone deve primo
Parlar. Voi rispondete,
Come che v’insegnai, nè fallerete.
Rosalba. Farò come volete,
Ma temo che alla voce
Triticon mi conosca.
Giacinto. Vi son degli avvocati
Giovini come voi, ch’hanno la voce
Assai più feminina.
Pensate se quel vecchio,
Che ancor poco vi sente1,
Conoscer vi saprà. Non v’è alcun dubbio

  1. Sta per ci sente.