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LA DALMATINA 61
Pongono i capitani sull’anni i lor soldati.

Col cannon, coi fucili tiran da disperati.
Coi spari e colle strida andavano d’accordo,
Erano già vicini ad arrambare il bordo.
Ma tanto eransi spinti lungi dal porto in prima,
Che si vedeano appena della lanterna in cima.
Or s’è cambiato il vento, spinti da tramontana
Sotto la rocca nuova un miglio a noi lontana,
Là si battono ancora; e se veder gli1 vuoi,
Vattene lungo il mare e soddisfar ti puoi.
Lisauro. Grazie ti rendo, amico, del tuo suggerimento,
Ad osservar la pugna non tardo un sol momento.
Bramo veder io stesso per chi decide il fato.
Troppo in tale conflitto ho il cuore interessato, (parte

SCENA IX.

Marmut, poi Canadir ed Argenide.

Marmut. Quest’è un giovin dabbene, ch’è generoso assai.

Con tal sorta di gente non ci si perde mai.
Canadir. Dov’è andato Lisauro?
Marmut.   Or sì, vallo a cercare.
Due legni che si battono è andato ad osservare.
Argenide. Dunque così m’attende? La sua premura è questa?
Marmut. Tu segui per Lisauro a romperti la testa.
Ei non ti ha nella mente, e non ci pensa un fico;
Credimi, poverina, dà fede a quel ch’io dico.
Sa che in un dì qud legni Zandira hanno involato;
Ed ei quel che succede ad ispiare è andato. (parte

  1. Così nello vecchie edizioni.