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500 | ATTO QUINTO |
Testimonio d’amor. Fra’ tuoi consigli
Un ne veggo che tende a tua fortuna;
Secondarlo vogl’io. Ma il primo sia
Dadian a umiliarsi.
Tamar. A lui, signore,
Fa ch’io possa parlare.
Bacherat. Olà! condotto
Sia qui il Re prigioniero.
Tamar. Oh! generoso,
Oh amabil genitor!
Bacherat. Sul cor del padre
Vedi se tutto puoi! Soave incanto
Il tuo labbro è per me. S’egual potere
Hai sugli animi altrui, vederti io spero
Regnar felice e dominar più imperi. (parte
SCENA III.
Tamar, poi Dadian con catene, e Guardie.
Sovra gli animi altrui poter bastante.
Il più fiero di tutti ed il più austero
Fors’è il mio genitor; ma cesse anch’egli
Al dolce suon degli amorosi accenti.
Grazie però agli Dei, non ho rimorso
Che sien false ragion gli accenti miei.
So che il vero sol dissi; e se nel vero
V’entra un bene per me, di lode è degno
Chi col proprio suo ben l’altrui procura.
Eccolo il prigioniero. Io gli preparo
Più soavi catene.
Dadian. Eccomi alfine
Solo dinanzi a te. Tamar, ti sfoga