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406 ATTO QUINTO
Salvinsi gl’innocenti, e si risparmi il sangue.

Vanne, e fa che nel tempio la donna inoltri il piede;
Custodisci l’arcano; zelo t’accenda, e fede.
(Sisipo parte 1; le Guardie si dividono in varie parti.

SCENA II.

Zoroastro e Ministri del Tempio.

Zoroastro. Ministri, al sacro altare vittime preparate

E il vicin sagrifizio al popolo annunziate.
Dodici eletti bovi si svenino ad Osiri,
Ed alla sacra pompa presenti sian gli Assiri.
(partono da varie parti i Ministri
Ah! fellonia proterva d’empi vassalli ingrati!
Ah barbari disegni di cuor disumanati!
Perfida scaltra donna, che ha il giovane sedotto!
Cieco misero Nino, da un folle amor condotto!
Ma io di quest’amore reo men di lui non sono,
E condannando i miei, agli error suoi perdono.

SCENA III.

Corina ed il suddetto.

Corina. Ah signor, tremo tutta.

Zoroastro.   No, non temer Corina.
Onor, gloria, mercede oggi a te si destina.
Corina. Io non merito gloria, degna non son d’onori;
Circa poi la mercede, riceverò i favori.
Zoroastro. Colà dove del tempio conservansi gli arredi,
Entra, ed il cenno attendi, fin che a chiamar ti vedi.
Corina. Mi fareste una grazia?
Zoroastro.   Per te, che non farei?
Corina. Mi lasciereste 2 andare a fare i fatti miei?

  1. Così nell’ed. bolognese. Nell’ed. Zatta il nome Sisipo manca.
  2. Ed. bolognese: lasciareste.