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ZOROASTRO | 389 |
ATTO QUARTO.
SCENA PRIMA.
Libreria con varie statue, geroglifici ed istromenti inservienti allo studio astronomico antico, con scalinate laterali a vista; ringhiera ed armadio grande nel mezzo, sopra di essa, in cui sono rinchiusi i libri scritti di mano di Zoroastro.
Sidone e Corina.
Corina. Sì, amabile Sidone, sì, astronomo sapiente,
Vi venero e confesso che avete una gran mente.
Dissi parole, è vero, che a voi fer poco onore,
Ma scherzo volentieri, che son di lieto umore;
Ora che siam fra noi, or che parliam sul sodo,
La virtù vostra ammiro, il saper vostro io lodo.
(Tanto più lo derido, quanto di laudi abbondo).