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388 | ATTO TERZO |
O tollerar mi deve difficile qual sono.
Vasti son miei disegni. Ei non m’intende ancora.
So però che mi teme, e nel suo cor mi adora.
Tal della donna è il vanto: quando adorar si vede,
Vuol dominar l’amante, vuol che si prostri al piede;
E l’amatore a torto duolsi d’amor severo,
Quando ceduto ha il core al femminile impero.
Fine dell’Atto Terzo.