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30 | ATTO PRIMO |
La perdita del padre, il disperato aiuto
Fe’ preferire un giovane ad uom non conosciuto.
Nato da onesta fiamma quest’innocente amore,
Merta la tua pietade, non merta il tuo rigore.
Marmut. E se piacer ti reca il suo bel viso adorno,
Comprala, e puoi sperare che ti sia grata un giorno.
E se lo schiavo istesso da te vien liberato,
Cedendoti la sposa, un dì ti sarà grato.
Radovich. Dov’è costui?
Marmut. Se il brami, tosto a chiamarlo andrò.
(ad Ibraim
Ibraim. Veggalo, e si contratti.
Marmut. (Anch’io guadagnerò), (parie
SCENA VIII.
Ibraim e Radovich.
Ibraim. Nol so.
Radovich. Se tale è nato,
Essere non consento alla mia patria ingrato.
D’un mio rivale i ceppi sciogliere non ricuso,
Chè alla passion l’onore di preferire ho in uso.
Ibraim. Lo mirerai tu stesso. Parlagli a tuo talento.
Se riscattarlo aspiri, lasciarlo io non dissento.
Grave non sarà il prezzo, che per costui pretendo,
Che di Zandira in grazia facilitare intendo. (parte
SCENA IX.
Radovich solo.
Un nazional si tragga di schiavitude indegna.