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ARTEMISIA 243
Dalla turba confusa, e i più fedeli

Al regio nome sollevar, condurre
Tacitamente alla difesa occulti.
Le interne genti del Persiano irato,
E i ribelli di Caria unir le forze
Con l’introdotto esercito nemico,
Ma non temendo d’incontrar difesa,
Non a pugnar, ma a trionfar condotti,
Cinti fur da nostr’armi, e pria la morte
Vidersi in faccia, che le spade e l’aste.
Riscaldata la pugna, ai primi colpi
L’empio soggiacque Clorideo trafitto;
E Farnabaze, che accorrea in difesa
Dello sconfitto esercito confuso,
Fuggì respinto dal garzon feroce.
Di sangue ostil tutte le vie son piene,
Cesse il timore alla letizia il loco,
E pace suona della reggia il grido.
Talete. Oh bontà degli Dei, che il giusto esalta
E la menzogna e il tradimento opprime!
Ai sagrifizi, alle preghiere, ai voti
I sacerdoti ad eccitar non tardo.
Ma chi è colui che arditamente il passo
Spinge ver noi?
Pisistrato.   Non lo conosci? È l’empio
Farnabaze crudel.
Talete.   Fuggiam gli sdegni
Di un disperato.
Pisistrato.   Disarmato ha il braccio.
Non gliel negar se ti domanda asilo,
E alle reine si riserbi in vita.
Talete. Stiam fra que’ marmi ad osservar che tenta.
(5i ritirano verso le colonne del tempio