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224 | ATTO TERZO |
Talete. Non mente il Cielo, è ver, quando favella,
Ma a chi capire il suo linguaggio è dato?
L’uom di saper soverchio ognor presume,
E l’uom sovente da ignoranza oppresso.
Gonfio d’orgoglio che alla sua mente addoppia1
La nera benda, nell’error s’immerge. (entra nel tempio
Fine dell’Atto Terzo.
- ↑ Così si legge nel testo.