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190 | ATTO PRIMO |
Euriso Per me natura
Mi diè costanza e per altrui pietade.
Clorideo. (Ah Pisistrato vien. Di Farnabaze
Avrà novelle). Olà, parti. (ad Euriso
Euriso Signore,
La regina mi soffre, e tu mi scacci?
Clorideo. Va, il ministro di stato a te l’impone.
Euriso Permetti almen che a venerare il tempio
Conduca i passi miei.
Clorideo. Fa ciò che brami.
Euriso Ah se i miei voti ascolteran gli Dei,
Pietade avran della regina afflitta. (parte verso il tempio
SCENA VI.
Clorideo e Pisistrato.
Pisistrato. Oh me felice,
Che ti trovo qui sol.
Clorideo. Basso ragiona,
Chè la regina nella tomba è chiusa.
Pisistrato. Farnabaze è qui presso.
Clorideo. Accols’ei dunque
Della nostra amicizia il franco invito?
Pisistrato. Lietamente l’accolse, e caldo ancora
Della pugna co’ Greci, a noi vien spinto
Da amor insieme e da ambizion di regno.
Sai ch’ei vide Artemisia allor che invito
Mausolo fece ai giostrator stranieri
Per divertir della smarrita prole
Dal bel sen della sposa il duol crudele.
Piacque al prence il bel volto, e piace ad esso
La corona di Caria.
Clorideo. Oh noi felici