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L'AUTORE

A CHI LEGGE.1

Q

UELLI che sono stati presenti alla prima rappresentazione di questa Commedia, ricorderanno qual felice esito ha riportato. Terminata appena la recita della prima sera, io partii per Roma 2. Mi rimproveravano i miei amici, ch’io abbandonassi il piacere di veder replicare una mia opera fortunata; ma io diceva loro colla più perfetta sincerità: Dopo il piacere di questa sera, niente mi resta a desiderare; l’incontro mi ha soddisfatto, e tutto il resto non merita la pena ch’io mi trattenga. La Commedia è stata ottimamente dai Comici rappresentata.

La valorosa Signora Catterina Bresciani ha sostenuto con tanto spirito e verità il carattere della Dalmatina, che ha meritato gli applausi di tutti, e specialmente degli Schiavoni. Questi valorosi, fedelissimi Sudditi della Repubblica Serenissima di Venezia, quando intesero annunciare una Donna Illirica sulle Scene, temevano qualche tratto di licenza Poetica sul carattere assai rispettabile della Nazione, e guai a me, se non l’avessi resa 3 quella giustizia che merita; difficilmente me l’avrebbero perdonata, e non so, se avessi fatto il viaggio per Roma. Grazie al Signore nessuno si è mai potuto per quella parte doler di me, e mi fu scritto per consolarmi, che andavano i Nazionali a truppe co’ loro spadoni a vedere la loro compatriota, facendo applauso all’onorato Radovich, allora quando vantavasi di portare gelosamente Il suo Leone in

  1. La presente prefazione uscì in testa alla Dalmatina nel tomo IX (1763) dell’edizone Pitteri di Venezia.
  2. La partenza del Goldoni da Venezia per Roma avvenne il perno 23 novembre 1758; v. Notatorj di Piero Gradenigo presso il Civico Museo.
  3. Così nel testo.