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Palazzo vostro, a pubblico uso e benefizio aperta, non è degli altri monumento minore di zelo pubblico e di pietà, e il cuore aperto per tutti, l’animo propenso a beneficare, la cortesia, l’umanità, la dolcezza son quei motivi, che rendono i PISANI adorabili, son quelle suste, che movono le labbra e i cuori di tutti gli ordini di persone ad acclamare la presente vostra elezione, e a benedire il Cielo e la Patria. Si rallegrano anch’esse le anime beate de’ vostri eroici Maggiori: l’anime sante principalmente de’ due Cardinali di Santa Chiesa, e Vescovi l’uno e altro di Padova, Francesco Pisani, Leggista celebre, sì caro a Leone X, ed Alvise, il padre de’ poveri, e il promotore della Religione. Iddio Signore ha largamente diffuse le sue benedizioni su questa pia esemplare Famiglia. Ella è una delle più ricche, ma non per questo è orgogliosa. Le sontuose fabbriche insigni, nelle quali abita e si trattiene, servono più al decoro pubblico, che al loro uso privato. Il Palagio in Venezia è un’abitazione Reale, che fa onore al Paese, e la vasta, amena, ricchissima Villeggiatura di STRÀ, scema l’ammirazione alle delizie straniere. La verità ch’io amo sopra tutte le cose di questo Mondo, l’interesse ch’io provo per tutto quello che all’E. V. appartiene, mi ha fatto un poco deviare dal mio cammino. Aveva proposto soltanto parlar di Voi in quella parte che favorisce la mia intenzione, cioè dell’amore che vi attacca alla vostra Patria, in virtù del quale spero da Voi compatita la mia Commedia. Torno nel mio sentiero; a questo vostro eroico, costante amore, l’opera mia raccomando; raccomando me stesso alla benignissima protezione Vostra, e pieno di esultanza, di venerazione, e di ossequio, a Voi umilmente m’inchino.

Di V. E.

Umiliss. Devotiss. Obbligatiss. Servitore
Carlo Goldoni.