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GLI AMORI DI ALESSANDRO | 153 |
Alessandro si veda.
Barsina. Ah! tu puoi farlo,
Che piacesti a suoi lumi. (sospirando
Statira. A parte meco
Del felice destin tu pur sarai.
Barsina. Io sarò sfortunata, e tu godrai.
Statira. Ma oimè! sovvienimi or ora,
Che eccitai con un foglio
L’ire del padre mio. Chi sa se Besso
Sia partito per anco? Olà! (chiama
SCENA IX.
Niso e dette.
Statira. Hai novella di Besso?
Niso. A noi lontano
Per tuo cenno ne andò.
Statira. Del padre mio
S’ebbe notizia ancor?
Niso. Veniva io stesso
A parlarti di lui. Dario, il re nostro,
Guida l’oste ad Arbela, ed a momenti
Verrà il nemico ad affrontar.
Statira. Oh stelle!
Alessandro lo sa?
Niso. Pur troppo, e incontro
Risoluto gli corre. A fiera pugna
Li prevedo vicini.
Barsina. Oh Dei! serbate
Vivo il mio genitor.
Statira. Serbate, o Numi,
Salvi entrambi gli eroi.