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130 | ATTO PRIMO |
Col dover, coll’onore,
Nè può gloria sperar chi è traditore.
Crederò che soggetto
A debolezza estrema
Arda per ogni foco? Eh! un’alma grande
Cui la virtude alletta,
Non può a tal debolezza andar soggetta.
Dunque che crederò? L’amor, lo sdegno,
Il decoro, il rossor, le smanie irate
Mi tormentano il core. Oh stelle ingrate! (parte
Fine dell’Atto Secondo.