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GLI AMORI DI ALESSANDRO 127
Assicuralo in pria, se vuoi che ascolti

Dario da me placidamente i sensi
Della cara sua figlia. In altra guisa
Non arrischio la vita, e al genitore
Noto fare il tuo cor non sperar mai.
Statira. Va; lo scritto che chiedi or ora avrai.
Besso. Esecutor fedele
Sarò de’ cenni tuoi. (L’ultimo colpo
Tentar vo’ della sorte, e non in vano
Posso sperar di divenir sovrano). (parte

SCENA VI.

Statira, poi Barsina.

Statira. Ah! il destin mi costringe

Fidarmi di costui.
Barsina.   Statira, alfine
Sola pur ti ritrovo.
Statira.   E qual ti sprona
Frettoloso desio?
Barsina.   Vidi Alessandro.
Statira. Che ti sembra di lui?
Barsina. Non mi credeva
Ritrovarlo per noi sì giusto e pio.
Che bontà! Che bel cor!
Statira.   Non tel diss’io?
Barsina. Egli il sangue di Dario
Ama e apprezza così, che lusingarci
Francamente possiam di miglior sorte.
Statira. È ver, ma a queste porte
Importuna Rossane
Giungeci a disturbare.
Barsina.   E chi è costei?
Statira. Di barbara nazione