Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
124 | ATTO PRIMO |
Della Persia il costume. Un giuramento
Prestasi al re di custodir gli arcani
Confidati da lui, che sol la morte
Può strappare dal sen.
Statira. Besso infedele,
Besso che lo tradì cedendo Arbela
Affidata dal rege alla sua mano,
Niegherà per mercè svelar l’arcano?
Niso. Si può tentar.
Lisimaco. Perchè cercarlo altrove?
Manda in Scizia, e lo trovi.
Policrate. A Babilonia
Spedisci i messi tuoi.
Lisimaco. A trovarlo fra i Sciti andrò, se vuoi.
Niso. Ecco Besso, Statira.
Statira. Ah! nel vederlo
D’ira m’accendo il cor.
SCENA V.
Besso e detti.
Trista nuova a recarti.
Statira. Hai tu contezza
Del padre mio?
Besso. So dove il re dimora,
Ma non permette il palesarlo ancora.
Lisimaco. Ciascun sa ch’egli è in Scizia.
Policrate. A Babilonia
Che ha diretto il cammin lo sa ciascuno.
Besso. Non è ver, non è ver; s’inganna ogni uno.
Io lo so, ma nol dico. A te, Statira,
La novella ch’io reco,
9