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ATTO QUARTO
Ergasto. Ho fatto il mio dover... Fermati; io veggo

Una spada. (trova la spada che Giustino adoprò co’ soldati 1
Giustino.   Con questa illustre spada
I carnefici miei respinsi ardito.
Ergasto. E questa la ravvisi? (trova la spada ch’era nel Mausoleo
Giustino.   Unqua non vidi
Brando prezioso tanto. (la prende
Ergasto.   Attendi, attendi...
Una corona. (ritrova la corona ch’era pure nel Mausoleo
Giustino.   Ah padre, a me la porgi.
Oh qual prezioso dono! Oh quale acquisto
Mi concessero i Dei! Tu non conosci,
Ergasto, queste spoglie. Andiam; per via
Tutto ti narrerò. Vieni al mio fianco,
Invitta spada. 2 A debellar l’orgoglio
De’ superbi nemici andrò fastoso,
Poiché brando 3 fatal mia destra impugna.
Cingi le tempia mie, corona eccelsa,
Non per colmar di vanità il mio seno.
Ma per farmi temuto a’ miei nemici.
Tremerà chi mia fama oscurar tenta,
Chi vuol la morte mia. Perfido Amanzio,
Tu primo tremerai. Attendi, indegno,
Nel seno tuo di questa spada i colpi.


Fine dell’Atto Quarto.



  1. Ms.: trova la spada con cui Giustino combattè col soldati.
  2. Nel ms. c’è punto e virgola.
  3. Ms.: il brando.