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GIUSTINO 85
Ma il mortal non l’ascolta e nol paventa.

Qui il fulmine colpì, se non m’inganno.
Qual mai di questi... Oh il mausoleo caduto!
Ecco come in un punto il tempo strugge
Le superbe de’ grandi alte memorie.
Oimè! vi sono degli estinti ancora.
Oh forza del destin! Ma che destino!
Le loro colpe qui li avran condotti
Per esser fulminati.
Giustino.   Ah padre, padre,
Soccorri il tuo Giustin!
Ergasto.   Che sento! Oh Numi!
Giustin, tu qui? Viscere mie, mio figlio!
Come? Che fu? Sei tu ferito?
Giustino.   Il fianco
Sangue versa; noi miri? Aita...
Ergasto.   Lascia...
Tosto... In qual parte... Oh Numi! Attendi, attendi.
Qui dietro ai marmi troverò ben io
L’erba usata a tal uopo. Oh nelle piante
Avess’io ancor la leggerezza 1 antica!
(parte con un pastore, e l’altro resta

SCENA IX.

Gustino ed un pastore, poi Vitaliano che vuol uscir 2 dal serraglio, trattenuto da Polimante, poi Ergasto che torna con il pastore.

Giustino. Figlio ancora mi chiama. Oh come in tempo

. Lo mandaro gli Dei per mia salute!
Vitaliano. Lasciami... (a Polimante
Polimante.   A che t’esponi?
Vitaliano.   Una vendetta
Perder non vuo’ che m’offerisce 3 il fato.

  1. Ms.: leggierezza.
  2. Ms.: escir.
  3. Ms.: mi offerisce.