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524 ATTO SECONDO
Che importa di rubino mirar vermiglia bocca.

Se odesi, quando parla, a ragionar da sciocca?
Due parole vezzose, due regolati accenti
Nei cuori innamorati producono portenti.
Nel volto di una donna la semplice beltà,
Perduto il primo fiore, smarrisce coll’età.
La grazia può supplire al solito difetto;
La grazia è il dolce incanto che tiene un cor soggetto.
E in virtù della grazia, di cui la donna è piena,
Gli uomini son da lei tenuti alla catena.
Schichirat. Le femmine in Europa, se ancor beltà non hanno.
Amare ed obbedire1 dagli uomini si fanno?
Rosina. Donne talor si vedono orride al mondo nate;
E pur sono servite, e pur sono adorate.
Perchè? perchè se in dono altra beltà non c’è,
Supplisce alla bellezza quel certo non so che:
Quell’arte di sapersi a tempo regolare;
Pregar, s’è necessario; quando convien, pregare;
Sdegnarsi quando è tempo, far pace quando giova,
Conoscere gli amanti, e metterli alla prova.
Le belle senza spirito sono bellezze morte;
Quelle fra noi s’apprezzano, che son vezzose e accorte.
Schichirat. Questo vostro discorso parmi una bella cosa,
Se avrò da innamorarmi, cercherò una vezzosa.
Rosina. Ma no con questa barba.
Schichirat.   No? perchè?
Rosina.   Perchè i volti
Noi non vogliam vedere da queste barbe involti.
Schichirat. Oh in quanto a questo poi, lo dico ed ho fissato:
Son nato colla barba e vo’ morir barbato.
Rosina. E se donna vezzosa più assai di quel ch’io sono.
Questa bella barbetta vi domandasse in dono?
Schichirat. Con tutti i vezzi suoi, io le risponderei,
Che questa mia barbetta la stimo più di lei.

  1. Ed. Zatta: ubbidire.