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LA BELLA SELVAGGIA | 509 |
ATTO PRIMO.
SCENA PRIMA.
Luogo campestre con colline.
Camur sedendo sopra un sasso, Zadir passeggiando e fremendo, ambidue in catene.
Camur. Zadir, tu smanii e fremi; chiaro da ciò si vede
Esserti grave il peso delle catene al piede.
Mirami lasso e stanco per l’età mia cadente,
Soffrir le mie sventure con alma indifferente.
Degli Europei siam servi, schiavi ci vuol la sorte;
Ma in servitude io serbo cuor generoso e forte.
Segui tu pur l’esempio. Ai rei conquistatori
Cela la tua viltade, nascondi i tuoi timori.
Veggano quei superbi che chiamanci selvaggi,
Che siam di lor più forti, che siam di lor più saggi.