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de’ Comici che presentemente ha l’onore di servirli in questo Regio Docal Teatro vecchio, invita la Nobiltà loro ad essere spettatori ad una novissima, e non più veduta commedia del Sig. Dottor Carlo Goldoni, intitolata: Le avventure d’Ircana in Ispaan”. Segue l’argomento della commedia con l’elenco dei personaggi, ma pur troppo mancano l’anno e il luogo. Curiosa l’aggiunta: “Questa Commedia richiede molte spese, onde si pagherà il viglietto Soldi....”.
Il Goldoni dedicò la commedia a Metilde o Matilde Bentivoglio, figlia del conte Guido e sposa nel 1759 di Niccolò Marcantonio Erizzo (n. 28 apr. 1723 nella parrocchia di S. Martino) che fu più volte eletto Savio, ambasciatore a Roma nel 1767 presso Clemente XIII e poi presso Clemente XIV, caduto nel ’77 in disgrazia, in fine Provveditore straordinario a Corfù, dove morì assai compianto (7 dic. 1787). Nella famiglia Bentivoglio del ramo ferrarese, ascritto alla nobiltà veneziana, erano in onore le lettere e le arti: il bisavolo di Matilde, per nome Ippolito, gentiluomo e coppiere nel 1665 di Cristina di Svezia, compose vari drammi per musica e una commedia; il nonno Luigi ospitò nel suo palazzo a Ferrara una colonia d’Arcadia; il padre procurò la stampa del Ricciardetto di Niccolò Forteguerri. Fratello poi di Luigi fu il cardinale Cornelio (1667-1731), nunzio apostolico a Parigi presso Luigi XIV e ministro di Spagna a Roma: il protettore del Frugoni, il traduttore della Tebaide, a cui il Conti dedicò il Cesare, il Recanati le Osservazioni contro il Lenfant, Carlo Martello il tomo VI delle Opere del padre suo Pier Jacopo (v. specialmente C. Calcatene, Il Traduttore della Tebaide di Stazio, Asti, 1910). Il padre poi di Matilde ebbe due sorelle, l’una chiamata Eleonora (n. a Venezia 31 ag. 16%, m. 1771), la quale sposò, come vedemmo a pag. 411, n. 2, il marchese Luigi Albergati di Bologna e fu madre del commediografo Francesco, amico del Goldoni; e l’altra per nome Lugrezia (n. a Venezia 6 apr. 170lì, sposa del marchese Ercole Rondinelli di Ferrara (v. pag. 411, n. 3)ì. Nel carteggio di Franc. Albergati Capacelli, presso la Biblioteca Comunale di Bologna, ricorre qualche volta il nome del Cav. Erizzo e di Matilde, cugina del commediografo, la quale protesse l’abate Francesco Zacchiroli nel suo soggiorno a Venezia tra il 1777 e il ’78. Fu ella madre di Niccolò! Andrea Erizzo, “deputato” insieme col Battaglia nel giugno del 1796 presso il generale Bonaparte, e di Niccolò II Guido, Savio di Terraferma nel ’97 e autore della Lettera ingenua ad un amico sulla distruzione del veneto governo. — Sulle famiglie Erizzo e Bentivoglio si possono vedere le Famiglie celebri del conte Pompeo Litta.
G, O.