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ATTO SECONDO
Spirto di ribellion. Tre sono i patti

Che a voi propone il mio signor1 in prezzo
Della pace che v’offre. Il primo è questo:
Cesare Vitalian, qual voi, s’appelli,
E abbia parte, qual voi, nel Greco impero:
Ei non ricuserà seder sul trono
Con Anastasio. Ecco il secondo: a lui
L’Asia che soggiogò col suo valore,
Non si contenda, e di ragion privata
Si dichiari da voi, finche riunito
L’impero sia di Vitalian ne’ figli.
Ora il terzo dirò, non preveduto,
Non sperato da voi: diasi d’Eufemia
La destra a Vitaliano; ei la richiede
Perchè l’ama, e la sua virtude apprezza 2,
Per far più saldo della pace il nodo,
E per dar forse d’Anastasio al sangue
Fregio che ancor non ebbe. I patti udiste.
Or le minaccie, ricusando, udite.
Mille e mille guerrieri ei guida seco
Verso Bisanzio. A voi torrà l’impero,
E forse anco 3 la vita. Eufemia stessa
In suo potere avrà, stragi 4 inaudite
Di voi facendo e de’ seguaci vostri.
Pace o guerra eleggete: e l’una e l’altra
Piace al mio re, quando a voi piaccia. Ho detto.
Anastasio. Oh tu, che ad un ribelle il nome dai
Di signor 5 e di re, riporta ad esso
Con quanta sofferenza abbia Anastasio
Uditi i sensi tuoi. Digli ch’io regno,
Perchè a me di regnar concesse il dritto
Chi dar poteami6 a suo piacere il trono.
Digli che di regnar non è sol degno

  1. Ms.: Signore.
  2. Ms.: perche (sic) sua virtù apprezza.
  3. Ms.: fors’anco’.
  4. Ms.: straggi.
  5. Ms.: Signore.
  6. Ms.: poteva’.