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444 ATTO SECONDO
Stragi minaccia e morte, e chi si oppone affronta.

Fatima vidi, e seco non favellai d’amore.
Ma del furor che guida per essa il genitore.
Ella che disarmato l’ha con i pianti suoi,
Ella col pianto istesso lo può placar per noi.
Ircana. Sì, può placare il padre seco furente in vano 1,
Basta che tu le renda l’onor della tua mano.
Osmano entrar vedrassi2 amico in queste porte,
Al suon di mie catene, o a quel della mia morte.
Salvisi Machmut, Tamas si salvi, e pera
Quest’infelice sposa, che ti possiede 3 altera.
Va, compra la tua pace col sagrifizio4 indegno,
E plachi il sangue mio del Tartaro lo sdegno.
Tamas. No, cara, non temere ch’io ti abbandoni a Osmano.
Morrò pria di lasciarti.
Ircana.   Qui tu lo speri in vano.
Comanda in queste soglie sdegnato il genitore,
Consigliavi e promove di Fatima l’amore.
Alì col fido amico troppo è cortese e umano,
È nell’onore offeso per mia cagione Osmano:
Tutti nemici miei, tutto al mio mal congiura,
Altro non vi è5 rimedio che uscir da queste mura.
Tamas. Ah che il furor ti accieca. Qual scampo al rio periglio
Trovar, se ci esponiamo prima di Osmano al ciglio?
Allor la sua vendetta noi fuggiremmo 6 in vano,
Caduti per sventura dell’inimico 7 in mano.
Ircana. Vile che sei! quel ferro a che ti cingi al fianco?
Va, l’inimico affronta; va risoluto e franco.
E se valor ti manca per assalir quell’empio,
Coraggio in te risvegli di femmina l’esempio.

  1. Così Pitteri e Pasquali. Nella rist. bolognese si legge: Sì, può placare, seco furente invano; e l’ed. Savioli, seguita dall’ed. di Torino e dall’ed. Zatta, così corresse: Sì, può placar di luì l’odio furente insano.
  2. Così Pitteri e Pasquali; nelle altre edizioni: cedresti.
  3. Ed. Pitteri: possede.
  4. Così Pitteri e Pasquali; nelle altre edizioni: sacrificio.
  5. Così Pitteri e Pasquali; nelle altre edizioni: non v’ha.
  6. Così Pitteri e Pasquali; nelle altre edizioni: fuggiremo.
  7. Edd. Savioli e Zatta: all’inimico.