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benevoli, ma nel negozio medesimo ch’ei dirigeva, continuandosi la Ditta1, o sia Ragione medesima, e continueranno con questa anche le opere mie ad uscire dai torchi.

Nulla dirò, Lettore carissimo, di questa Commedia, che or ti presento. Ho detto di Lei bastantemente nel produr la seconda 2. La fortuna ch’ella ebbe sopra le Scene, mi dà coraggio a sperarla gradita ancor nelle Stampe. Pregoti solamente volere un’altra volta considerare, quanto sia malagevole impegno sullo stesso Argomento, e cogli stessi caratteri principali condur tre azioni, diverse; e prega il Signore per me, che m’avvalori la fantasia ormai stanca, ma pregalo di cuore, e non rìdere, che or non è tempo 3.



  1. Nel testoo: Dita.
  2. Vedasi pag. 329 del presente volume.
  3. Si notino queste parole.