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IRCANA IN JULFA | 387 |
SCENA XIV.
Creona e detti
Sola non ci starei. Vo’ divertirmi un poco.
Marliotta. Chi è questo qui? Signora, siete voi qui al presente?
(tocca Creona
Kiskia. Con chi parli? (si fa sentir lontana
Marliotta. Ah mia madre, qui vi è dell’altra gente.
Kiskia. Ircano, siete qui?
Creona. (Or or per me taroccano).
(cercando Marliotta
Ircana. Da voi non m’allontano. (a Kiskia
Marliotta. Mi toccano, mi toccano.
Kiskia. Oimè! qualche disgrazia.
Ircana. Ah ci difenda il Nume.
Kiskia. Chi sarà mai qua dentro?
Ircana. Ecco, s’accosta un lume.
SCENA XV.
Zulmira ed un Servo con lume.
(alle Donne
Kiskia. Siamo a veder venute la vostra crudeltà.
Zulmira. (Andò il colpo fallito). Vattene.
(al Servo, il quale lascia il lume, e parte
Ircana. Anima indegna:
Qual furia i tradimenti a quel tuo core insegna?
Perfida, in che t’offesi?
Zulmira. Taci, e voi del rossore
Siate pur meco a parte, qual foste anche in amore.
Mirate quell’ardita, che con virili spoglie
Scherni tre donne a un tratto, vedova, figlia, e moglie.