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374 ATTO TERZO
Allor che tu porgesti a Fatima la mano,

Si rese immantinente il vigoroso Osmano.
Nulla sa di tua fuga. Lungi è da noi gran tratto.
Pria che torni, v’è tempo; tentisi ad ogni patto.
Tamas. Tentisi. Ah se disciolto foss’io senza un delitto...
Alì. Vado, amico, e m’attendi. Non vo’ vederti affitto.
Poni con alma lieta nella mia man tua sorte.
A riveder ritorno della città le porte.
Spera, pria che si spenga di questo giorno il sole;
Chi sa ch’io non ritorni, e il tuo dolor console?
Sì; rissoluto i’ parto, o di recarti aita,
O di venir io teco a terminar mia vita. parte

SCENA XV.

Tamas solo.

Fido Alì, caro amico, tu parti, e mi consoli.

Tu dal mio sen la morte pietosamente involi.
Vivrò finché ritorni, vivrò finché mi avanza
Questa nel tuo bel cuore dolcissima speranza.
Questa novella speme inaspettata e strana,
Ah la secondi il Cielo, ah la sapesse Ircana!
Cerchisi il mio tesoro; a parte sia colei
Del giubilo del cuore, qual fu de’ dolor miei, parte


Fine dell’Atto Terzo.