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348 | ATTO SECONDO |
Misio. È troppo bello.
parte
SCENA III.
Zulmira, Kiskia, Marliotta, Creona.
Kiskia. Di noi, che può pensare?
Marliotta. S’egli è bello, e per questo? Non lo vogliam mangiare.
Creona. Che importa a noi de’ schiavi, sien belli o sieno brutti?
Marliotta. A me, sien brutti o belli, a me piacciono tutti.
Kiskia. Taci, non lice a figlia il ragionar così.
Marliotta. Perdonate, signora...
Zulmira. Ecco, lo schiavo è qui.
SCENA IV.
Demetrio, Ircana e detti.
Kiskia. (Bello! ) da ri
Zulmira. (Gentil!) da ri
Marliotta. (Carino!) da ri
Creona. (È uno schiavo sbarbato).
da sè
Ircana. Qual è la sposa vostra? (a Demetrio
Demetrio. Codesta.
Ircana. A voi, pregiata
Donna, il servo s’inchina.
Kiskia. Io son di lei cognata.
Marliotta. Ed io nipote.
Ircana. E quella? (accomando Creona
Creona. Quella ch’io son, tel dico: