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A SUA ECCELLENZA

LA SIGNORA CONTESSA

MARINA SAVORGNANI

NATA CANAL.

T

UTTI quelli, NOBILISSIMA DAMA, chevedrarmo impresso su questi Fogli il Generalissimo Nome Vostro1, si aspetteranno di leggere diffusi2 elogi al Vostro sangue, al Vostro merito, ed alle Vostre eccelse virtù. Sanno, che io mi pregio di dir il vero; che vado in traccia delle occasioni di tesser lodi senza il miserabile aiuto dell’adulazione; che indirizzandomi a Voi, mi apro spazioso campo per comparire eloquente con poco studio, mercè gl’innumerabili pregi Vostri; onde da così giusti motivi la loro espettazione deriva. Ma non ravvisano poi costoro, quanto sia malagevole impresa dare aspetto di novità a quelle cose, che si conoscono comunemente; e che io tanto non saprei lodarvi, quanto il Mondo per ogni parte vi loda. Si sa che nata siete da una Famiglia antichissima della primaria Veneta Nobiltà, che nei Governi Militari e Politici ha dato saggio mai sempre di valore esimio, e di regolata prudenza. Si sa che il Cielo vi ha vincolata con pari nodo, degno del Vostro Sangue e del Vostro grado. L’illustre Ceppo de’ SAVORGNANI, posseduta sino da’ primi Secoli con titolo di Duchea la Corintia, si trapiantò nel Friuli, ove tra i Feudi della Famiglia gode gli onori della Contea l’Eccellentissimo Signor Conte Carlo degnissimo vostro Sposo; e quelli del Marchesato l’Eccellentissimo Signor Marchese Antonio vostro Cognato. Fino dal Secolo XIII fu questa eccelsa Famiglia aggregata per merito alla Veneta Nobiltà, e in ogni tempo ha posseduto cariche

  1. La presente lettera di dedica uscì in testa alla Ircana in Julfa nella prima stampa della commedia, cioè nel tomo V del Nuovo Teatro Comico dell’Aoo. Carlo Goldoni ecc., edito a Venezia, presso Franc. Pitteri, nel novembre del 1758.
  2. Nel testo è stampato: difusi.