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LA PERUVIANA 319

dalle più rare doti del corpo e dell’animo, vive ancora nella memoria dei tuoi concittadini, e di tutti quelli ch’ebber la sorte di conoscerla” (Venezia, Palese, 1797, pag. 146. La ricordò lo Spinelli fra gli Amici del Goldoni in Milano, numero unico del Teatro Manzoni, Per il 2.° centenario della nascita di C. Goldoni, pag. 28).

Lasciò un unico figlio maschio, Antonio, e una figlia, Camilla, sposa nel 1773 al conte Solaro di Monasterolo e Casalgrosso. Fratelli della contessa Antonia furono i conti Alberico e Lodovico Beigioioso, dei quali ci parlò recentemente il conte Alessandro Giulini nel suo libro A Milano nel Settecento (Milano, 1926). Per altre notizie vedasi Calvi, Famiglie Barbiano e Beigioioso, in Famiglie nobili milanesi, vol. I, Milano, 18/5. Corse voce, ma fu dimostrata falsa, che ad Alberico alludesse la satira del giovin signore di Giuseppe Parini (su questo episodio v. G. Carducci, Opere, val. XIV, pp. 184 sgg.).

G. O.




La Peruviana fa stampata la prima volta nel t. III del Nuovo Teatro Comico dell’Avv. C. G. che uscì presso Frane. Pitteri a Venezia con la data 1757; si ristampò a Bologna nel 1758 (Corciolani ed eredi Colli) e nel 1768 (a S. Tomaso d’Aquino), a Venezia nel 1772 (Savioti, t. II) e nel 1792 (Zatta, cl. 3, t. VII), a Torino nel 1775 (Guibert e Orgeas, t. V), a Livorno (Masi, t. XVI) ed a Lucca (Bonsignori, t. XIX) nel 1790, e forse altrove nel Settecento. Nella presente ristampa fu seguita principalmente l’edizione Pitteri, curata dall’autore stesso, ma fu tenuto conto delle lievi varianti delle altre edizioni.