Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1927, XXIV.djvu/231


227


L’AUTORE

A CHI LEGGE1

P

ARVE a me, che le Lettere di una Peruviana, recate dal Francese nell’Italiana favella, formassero il più bel Romanzetto del Mondo 2. M’innamorai dello stile semplice, ma succoso, alla maniera degli Orientali. Udite il primo periodo, se letto per avventura voi non l’aveste: Aza! mio caro Aza! le grida della tua tenera Zilia, come un vapor mattutino, escono, e si dileguano prima di giugnere a te. Ecco come la innocente prigioniera de’ suoi nemici, avventura lo sfogo di sua passione coll’amante, che è a lei lontano, e paragona i suoi lamenti al vapor mattutino, che dileguasi nel breve giro che occupa, appena nato. Le passioni mi parvero sì virtuose, e sì nobilmente trattate, e tanto mi sembrarono gli avvenimenti curiosi, che m’invogliai di tessere una Commedia sull’idea del Romanzo medesimo. I personaggi di Zilia e di Aza sono di carattere eroico, sufficiente ad una Tragedia; ma trasportati lungi dal loro Paese, in una specie di schiavitù, in potere di persona privata, che figura principalmente nell’azione dell’Opera, fa sì che il soggetto divenga Comico, o Tragicomico almeno. Aggiungesi ad aumentare il grado della Commedia, un Fattor di Campagna ridicolo nella sua età avanzata 3; un Giovane contadino semplice, ma giocoso; una Serva brillante; ed il Marito di Madama Cellina, che ha la sua parte di caricatura ridicola. Dove parlano i Peruviani, lo stile certamente eccede quello della Commedia, ma non si possono far parlare diversamente; anzi ho creduto sempre cosa utile e necessaria far parlare gli Attori di ciascheduna Commedia non col linguaggio

  1. Questa prefazione fu stampata in testa alla commedia nel tomo III (1757) dell’ed. Pitteri, che uscì a Venezia in principio del 1758.
  2. Le Lettres d’une Peruvienne della signora di Grafigay uscirono nel 1747 e la traduzione italiana fu stampata a Venezia nel 1754: vedasi la Nota storica in fine della commedia.
  3. Nel testo: avvanzata.