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LA SPOSA PERSIANA 187


SCENA IX.

Curcuma e detto.

Curcuma. È partito?

Osmano.   Deh vieni.
Curcuma.   È partito il padrone?
Osmano. Sì, soccorri la sposa.
Curcuma.   Che le ha fatto il guidone?
Osmano. Vedila se respira; cuor non ho di mirarla.
Curcuma. Eh ri, signore, è viva; sarà bene slacciarla.
Osmano. Basti tu?
Curcuma.   Sì, signore (oh queste gioje belle,
Non mi escon dalle mani, se mi cavan la pelle).
(leva le gioje a Fatima, e le ripone
Osmano. Non rinviene?
Curcuma.   Mi pare, ma con tal peso intorno
Rinvenir non potrebbe nè meno in tutto il giorno.
(seguita a cavar le gioje

SCENA X.

Machmut e detti.

Machmut. Stelle! Osmano?

Osmano.   Machmut, vedi mia figlia al suolo.
Machmut. Morta?
Osmano.   No, tramortita per eccesso di duolo.
Machmut. Tamas mio figlio io vidi da fier dolore oppresso.
Osmano. Di Fatima l’affanno vien da tuo figlio istesso.
Ma s’ella non cadeva sugli occhi miei svenuta,
La testa di tuo figlio fora al mio piè caduta.
Machmut. Di mio figlio?
Curcuma.   Signori, par che riprenda fiato.
(Rinvenga quando vuole, il meglio l’ho intascato).