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LA SPOSA PERSIANA 183
È del vero Persiano l’esser fedele amico.

Al par dell’Alcorano, che ci governa e regge,
Dell’ospitalitade si venera la legge;
Ed io, che son di lui ospite e amico, e sono
Beneficato ancora, ingrato or l’abbandono? s’alza
Cerchisi... O Ciel! che miro? Tamas...

SCENA V.

Tamas, guidando Ircana, col ferro in mano, conducendola nel Serraglio; e detto.

Tamas.   Andiam, mia vita. (parte con Ircana correndo

Alì. Ecco l’amico vostro, eccomi in vostra aita...
Tutto di sangue è tinto il misero infelice.
Vorrei... ma ad un amico là penetrar non lice.
(vorrebbe seguitar Tamas, poi s’arresta

SCENA VI.

Curcuma e detto.

Curcuma. Pietà, misericordia.

Alì.   Vecchia, che cosa è stato?
Curcuma. Vecchia quel che volete, il padrone sdegnato
Minaccia, mi vuol morta; or ora viene qui;
A voi mi raccomando. Ihi, ihi, ihi. (piangendo
Alì. Celati.
Curcuma.   E se mi trova?
Alì.   A me lascia la cura.
Curcuma. Ah non vorrei canuta venir per la paura. (parte
Alì. . Anche fra suoi spaventi pensa all’irsute chiome.
Femmina più che morte odia di vecchia il nome.