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Maffei di gloriosissima ricordanza. Si conosce, ch’egli ha procurato imitarlo 1, copiando i pensieri della sua Merope, e i vesri medesimi trascrivendo; ma in alcuni tratti, mi si conceda il dirlo, ha superato il Maestro.

Io gli auguro di buon cuore lunga vita, e miglior salute, acciò possa egli arricchire i Teatri nostri di belle erudite Tragedie. Il talento suo felicissimo arriverà ben presto a conoscere i difetti 2 di questa sua prima imperfetta Opera, e si asterrà principalmente per l’avvenire di terminare una Tragedia in tal modo, che sarebbe riprensibile in Commedia ancora; tanto più che il matrimonio di Teonoe con Icaro non è necessario, terminandosi l’azione completa col discoprimento delle due Figliuole di Testore. Vedrà col tempo, quanto sia meglio scemar il numero degl’inutili versi, delle repetizioni, e specialmente degli argomenti; ed io son certo, che arriverà egli ad essere un giorno il decoro della Tragedia Italiana.

In quanto a me, se non mi degna dell’approvazione sua, pazienza. Ho cinque lettere del Maffei suo Maestro, suo Nume, che parlano di me in altra guisa; nell’Opera sua de’ Teatri antichi e moderni scrive di me in maniera, che rende onore al mio nome3. So che il Marchese Maffei ed il Martelli furono nemici in vita per occasione del verso dal secondo inventato; ma condannato un tal verso dal Maffei giustamente nella Tragedia, disse a me medesimo, che intesa la recita del mio Moliere, piaciuto4 eragli nella Commedia; e tanto è vero ciò che asserisco, che a lui medesimo vivente l’ho ricordato nella dedica di tal Commedia a lui fatta nel Tomo Secondo della edizione mia Fiorentina 5. Riescitomi6 s’ bene il verso nella Persiana, lo ritentai nel Filosofo Inglese 7, che fu egualmente felice; onde arrivatane la notizia al prefato Signor Marchese Maffei, così mi scrive in una sua lettera che colle altre conservo, in data de’ 24 Febbraro 1754: Dal Signor Luciato ricevo il suo quarto Tomo 8; gliene rendo mille grazie e ne fò parte la sera agli Amici.

  1. Ed. Pittori: Immitarlo.
  2. Nel testo: difetti.
  3. Vedisi la Nota Storica che Edgardo Maddalene appose al Moliere, nel vol. VII della presente edizione, a pag. 98.
  4. Ed. Pitteri: piacciuto.
  5. Allude all’Ed. Peperini. Vedasi vol. VII della ed. presente.
  6. Ed. Pasquali: riuscitomi.
  7. Vol. X della presente edizione.
  8. Si allude all’ed. Peperini di Firenze.