Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1927, XXIV.djvu/119


115


A SUA ECCELLENZA

LA SIGNORA DUCHESSA

D.na MARIA VITTORIA SORBELLONI

NATA PRINCIPESSA OTTOBONI.

F

RA tutti gli augurj, de’ quali piene sono le Teste degli Uomini, quello certamente è più ragionevole, che dal buon principio di qualche cosa fa sperar bene nel proseguimento, e nel fine. Chi sa dirmi, se la presente edizione, che ora incominciasi delle Commedie mie1, col nuovo impegno da me composte, potrà sperare fortuna eguale alle cinquanta stampate, nella edizione Fiorentina comprese?2 Un buon augurio me lo promette: la prima Commedia di questo mio Nuovo Teatro Comico è la fortunatissima Sposa Persiana: il primo Nome, che la illustra, che la protegge, è quello dì V. E. Da due principi sì buoni son giustamente animato a sperare un ottimo accoglimento dal Pubblico a questo secondo corso delle Opere mie, e a presagire all’Editore onoratissimo, che ne intraprende la Stampa, un esito fortunato. Non ha l’ardire di credere, che questa possa dirsi Commedia buona, siccome di niuna delle mie posso animosamente presumerlo; e perciò fortunata piacquemi di chiamarla; giacché la fortuna, per certo, e non il merito l’ha fatta soffrire piacevolmente per trentaquattro sere la prima vota in questa nostra Città3, e grata la rese egual-

  1. La presente lettera di dedica fu stampata in testa alla Sposa Persiana, in principio del I tomo del Nuovo Teatro Comico dell’Avvocato Carlo Goldoni ecc., edito a Venezia, presso Franc. Pitteri, nel marzo del 1757; ma era già pronta per la stampa, come pare, sulla fine del 1755.
  2. Il Goldoni allude ai dieci tomi delle sue Commedie edite a Firenze, presso gli Eredi Paperini, negli anni 1753-1755 (l’ultimo tomo usci propriamente nel 1757)
  3. Nella ristampa di questa lettera, che si trova nel t. XIII (1774) dell’edizione Pasquali, legge solo: in questa Città.