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era uscito a Venezia nel t. XIII dell’ed. Savioli, e tre anni dopo erasi ristampato a Torino (Guibert e Orgeas, XII, 1777). Si ristampò pure a Bologna (Lucchesini, s. a.) a Lucca (Bonsignori, XXVI, 1791), a Livorno {(Masi, XXXI, 1793); nel 1792 uscì nell’ed. Zatta (cl. 3, t. II). Nel 1 7/88 si annunciava sul teatro di San Giovanni Grisostomo a Venezia La povertà di Rinaldo (Gazz. Urb. Veneta, 13 genn.), ma era proprio il Rinaldo goldoniano oppure l’antico scenario?
Un ultimo immeritato onore ebbe in sorte questa scialba produzione del futuro commediografo. Giovanni Agostino Amar Durivier, nel pubblicare l’anno 1801 Les chefs-doeuvre dramatiques de Ch. Goldoni, testo italiano e versione francese, scelse in quel ricchissimo teatro l’Osteria della posta, Pamela maritata, Molière, l’Avaro, Un curioso accidente e Rinaldo di Montalbano. Se papà Goldoni non gode in Francia e altrove di quella giusta stima che si conviene al grande signore della commedia veneziana, a uno dei più gloriosi scrittori di teatro, la colpa non è poi tutta sua.
G. O.