Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1926, XXIII.djvu/460

456 ATTO QUINTO
Gano.   Dunque Armelinda

Venga l’opra a compir.
Rinaldo.   Sì, venga; io spero
Che smentir vi farà.
Gano.   Mal vi fidate,
Se nel suo amor sperate tanto.
Rinaldo.   Io spero
Sol nella mia innocenza.
Florante. Ecco Armelinda.

SCENA VI.

Armelinda e detti.

Carlo. Principessa, venite: a voi s’aspetta

La causa terminar. Vedete il reo,
Voi sapete l’arcano: or voi l’audace
Convincete, smentite. Altro non resta
Che avvilire il superbo.
Florante.   (Ora è perduto
Certamente Rinaldo). (a parte
Ruggiero.   (Ah! che faceste?
D’una donna fidarvi?) (piano a Rinaldo
Rinaldo.   (Io so qual donna,
Figlio, è costei: non paventar). (piano a Ruggiero
Armelinda.   Signore,
Io tutto svelerò: saprete ormai
Il reo chi sia; chi vi tradisce. È vero,
Colui che vi vuol morto, aspira ancora
Alle mie nozze, e sia ambizione o amore,
Sua consorte mi vuol. Promesse indegne,
Sacrileghi attentati, enormi patti
Udirete, gran Re.
Rinaldo.   (Cieli! che sento!) (a parte
Ruggiero. (Gran donna in ver!) (a parte