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RINALDO DI MONT'ALBANO |
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La più orrida trama, il più studiato
Disegno rio de’ miei nemici. Al varco
M’attesero gl’indegni. Un foglio, o Sire,
Alla vostra difesa hammi condotto;
L’altro condusse il figlio mio. Prendete.
(presenta a Carlo due fogli, e Carlo legge piano
Leggeteli, Signor. M’opposi, è vero,
A Gano esecutor dell’ordin vostro
Negandogli la spada, difendendo
L’onorato mio albergo: io non m’opposi
Però al mio Re: non conveniasi a un vile
La spada di Rinaldo; a un traditore
Non conveniasi la famiglia illustre
D’un Paladino. Invitto Sire, amici,
Ecco la mia difesa. Il so; più forte
L’accusa sembrerà; perchè più scaltro
Parlò l’accusator; ma questo solo
Prima di giudicar, saggi, pensate:
Chi non prova l’accusa, è un mentitore.
Gano. Ove parlano i fatti, invan si chiede
Prova maggior. Foste col ferro in mano
Alla tenda real, la scorsa notte...
Rinaldo. Ma per che far?
Gano. Per trucidar, felloni,
Il nostro Re.
Rinaldo. Mentite, anzi in difesa
Fummo entrambi del Re.
Gano. L’insidiatore
Dunque chi fu?
Rinaldo. Due scellerati fogli
Io so che c’ingannar.
Gano. Vi confondete:
Siete convinto.
Rinaldo. Un testimon sospetto
Convincermi non può.