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436 ATTO QUARTO
Reso vi avrà de’ tradimenti enormi

Dell’indegno Rinaldo.
Carlo.   Ella di lui
Finor non mi parlò.
Armelinda.   (Stelle! In qual punto
Giunse costui!) (a parte
Florante.   Fate che parli. A lei
Tutto è noto, Signor. (L’impegno vostro
Rammentate, Armelinda, e di Rinaldo
Aggravate le accuse).
Armelinda.   (Ah! che immatura
L’impresa è ancor. Mi manca di Rinaldo
La difesa maggior. Prendasi tempo.
Per salvarlo s’offenda). (a parte
Carlo.   E che? Tacete?
Qual ribrezzo vi prende? (ad Armelinda
Armelinda.   Io lo confesso,
Tremo nel pubblicar d’un uom sì forte
L’eccesso d’empietà. Sì, sì, Rinaldo...
(Ah! che dirò?) (a parte, sospesa
Florante.   Rinaldo è un traditore.
Ditelo: non è ver?
Armelinda.   Sì, è un traditore;
Lo confermo, Signor.
Carlo.   Come a voi nota
E la sua infedeltà?
Armelinda.   Patti propose,
Promesse assicurò... (Che fai? Che tenti,
Lingua mendace?) (sospesa, a parte
Florante.  Assicurò de’ Mori
Il monarca, vuol dir, d’un tradimento
Contro il re delle Gallie. A lui la pace
Fuor di tempo accordò: soscrisse i patti
D’esser a parte delle sue conquiste.
Dite? Non è così?