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BELISARIO 39
Prendilo pur; ma se un momento solo

Tardavi ancor, tinto saria di sangue.
Belisario. Avvenir ti potea forse il contrario.
Giustiniano. Dimmi: scegliesti ancor chi regger debba
Le provincie d’Italia?
Belisario.   Ecco in Narsete,
Se l’approvi, signor, l’eroe più degno.
Giustiniano. Fia legge il tuo voler. Narsete vada,
E sostenga con merto il grave pondo.
Narsete. (Oh inaspettata mia sorte felice!) (da sè
A te, signor. (a Giustiniano
Giustiniano.   Da Belisario devi
Riconoscere il dono; ei ne dispone.
Narsete. A te dunque mi volgo... (a Belisario
Belisario.   I merti tuoi
Riconobbi così. Nulla mi devi.
Narsete. (Oh felice destin!) (da sè
Filippo.   (Fremo di sdegno!) (da sè
Giustiniano. Narsete, andiam. Dell’italo governo
lo ti darò le leggi, onde quel misto
Popolo vario e quelle genti altere
Scuotano in vano l’orgoglioso capo.
Narsete. Io sieguo i passi tuoi.
Giustiniano.   Tu, Belisario,
Di Filippo disponi. Il suo destino
Penda dal tuo voler. S’egli t’offese,
Usa il regio poter nel vendicarti, (parte con Narsete

SCENA VI.

1

Filippo. Finchèe gira fortuna a tuo favore

L’iniqua ruota sua, non abusarti
De’ doni suoi. Da te pende mia vita.

  1. Belisario, Filippo e guardie.