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BELISARIO | 33 |
ATTO SECONDO.
SCENA PRIMA.
Giustiniano e Belisario.
Giustiniano. Perchè sì mesto e sì dolente in viso,
Belisario, ti scorgo? Se l’interna
Passion mi celi, l’amicizia offendi.
Belisario. E s’io la svelo, il mio dolor s’accresce.
Giustiniano. T’inganni; allor ch’è più nascosto il duolo,
Più l’anima tormenta; altrui narrando
La pena sua, può rimediarvi il core.
Belisario. Ma s’è senza rimedio il male mio,
Che mi giova narrarlo?
Giustiniano. E Giustiniano
Sì scarso fia d’autorità in Bisanzio,
Che consolar l’amico suo non possa?