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LA GRISELDA | 239 |
ATTO TERZO.
SCENA PRIMA.
Sala.
Gualtiero con guardie.
Gualtiero. Otton fra sue catene a me si guidi;
Parta ciascun. Chi mai provò destino (guardie partono
Più tiranno del mio? Che valmi il regno,
Che mi vale il dominio, or che mi rendo
Ai vassalli soggetto? Amar non posso
Chi piace agli occhi miei. Stringere al seno
Mi si vieta chi adoro, e benchè sposo,
Son costretto a Griselda esser crudele.
Io la veggo languir, piagner la sento,
Nè posso dare al suo martir ristoro.
Sono ingrato e fedel, pietoso e crudo,
E son per colpa altrui meco spietato.