Per virtude la sposa ama chiii deve,
L’amante per passion ama chi vuole;
Genio è in questa l’amore, e in quella è legge.
Oronta. Ahimè!
Corrado. Non arrossir: più che Gualtiero,
Ami Roberto.
Oronta. Oh Dio! negar non posso.
Ma l’amai pria per tuo consiglio.
Corrado. Ed ora?
Oronta. Ho per lo sposo mio tema e rispetto;
La sua grandezza e il suo diadema inchino,
Stimo il suo grado, e sol Roberto adoro.
Corrado. Non t’affliggere, Oronta: e chi ti vieta
Roberto amar?
Oronta. Son moglie.
Corrado. Ancor di sposa
Non giurasti la fè.
Oronta. Ma in questo giorno
Io giurarla dovrò.
Corrado. Molto vi resta
Di questo giorno ancor; ma qui s’avanza
Sconsolato Roberto.
Oronta. Io parto.
Corrado. E vano
Questo vostro rigor. Gualtier concede
Qualche lieve conforto al vostro duro
Ragionevol dolore, e voi severi
Ne dispregiate il don? Felice il mondo,
Se cotanta virtù regnasse in tutti!
Non vi sarian tanti amorosi furti,
Nè con tanto rigor terrian guardate
Le sue spose i mariti. Or ci scoperse,
Oronta, il Prence, onde partir non puoi
Senza taccia d’ingrata, Io qui ti lascio,
Che so per prova quanto piaccia e giovi