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60 ATTO SECONDO


che ha della stima e dell’amore per voi, perch’ella è mia amica, e mi riscaldo e vi rimprovero per parte sua.

Arlecchino. Cara siora Camilla, ve domando perdon, permettème de dirve che sta vostra amiga xe un pochettin stravagante. La me manda el mio ritratto... Ma prima de tutto, come sta vostra amiga ala podesto aver el mio ritratto in te le so man?

Camilla. Non lo so; non me l’ha detto, e non gliel’ho domandato. (Ho paura di confondermi e di scoprirmi). (da sè)

Arlecchino. (Capisso a poco presso; ma vorria saver, se ’l xe amor, bizzaria, o desprezzo). (da sè) E cussì, come che ve diseva, sta vostra amiga la me manda el ritratto, e la dise per no saver cossa farghene.

Camilla. Per non saper cosa farne? La mia amica m’ha detto che voleva rimandare il vostro ritratto, perchè non si credeva degna di possederlo.

Arlecchino. Sia in t’una maniera, o in t’un’altra, l’espression xe un poco più modesta; ma la vol dir squasi l’istesso. Quel che me fa maraveggiar, xe questo: la me manda el mio ritratto, la fa la generosità de metterghe sotto sie zecchini, e pò l’accompagna el regalo con una lettera piena de desprezzi e de villanie?

Camilla. Come questa lettera conteneva ingiurie e disprezzi?

Arlecchino. Siora sì, e me recordo che la feniva cussì: Siate sicuro che si burla e si burlerà di voi l’Incognita che vi scrive. (con forza)

Camilla. Come, come! Io ho veduto la lettera, io l’ho letta; vediamo se si può raccapezzar qualche cosa. Questo pezzo è del fine; ma non è intiero. Lasciate vedere. (si fa dare i pezzi che Arlecchino ha in mano) Eccolo, eccolo l’altro pezzo. Ecco qui cosa dice: Siate sicuro, che vi ama e che vi amerà sempre l’Incognita che vi scrive. Ah! che ne dite? Sono falsità, sono imposture le vostre? Vergognatevi della più nera ingratitudine di questo mondo.

Arlecchino. Siora Camilla, vu ave scritto cussì? (con affanno)

Camilla. Io? l’amica.