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Conte. (Ah, l'indegno!) (scuotendo forte Frontino)

Fiorillo. E tutto quello che mi hai contato dell’avarizia del tuo padrone?

Conte. (Ah, lo scellerato!) (Io scuote ancora più forte, e lo fa cadere

Fiorillo. Che cos’è questo? Che cosa hai fatto? Dove sei, Frontino?

Conte. (Va tentone, trova la porta, e parte.

SCENA VI1.

Frontino, Fiorillo, poi il Conte.

Frontino. Che il diavolo ti porti! Signore, (si leva e cerca il padrone

Fiorillo. A chi parli, Frontino?

Frontino. Ah! signore. (cercando2 il padrone

Fiorillo. Amico, hai tu bevuto un poco?

Frontino. Ah! eccolo qui. Mi aspetto una tempesta sul dosso. (vedendo alla scena venire un lume

Conte. (Con in mano un candeliere acceso; a parte) (Traditore! ingrato!) (a Frontino, dissimulando) Ascolta.

Frontino. Signore.... (timoroso

Conte. (A parte, d’un tuono minacciante) (S’ei fosse solo!...) (a Frontino) Va da madama Araminta. Dille ch’io andrò da lei, se vuole, o che la prego discendere nel mio gabinetto.

Frontino. Sì, signore, (a parte) (Eh! non mi fido di questa tranquillità), (al Conte) Non crediate, signor padrone...

Conte. Va ad eseguire la commissione. (con isdegno

Frontino. (A parte) L’ho detto, l’ho detto. Signor Frontino, preparate il vostro baule. (parte

SCENA VII3

Il Conte e Fiorillo.

Fiorillo. Signore, voi avete un servitore che vi è bene attaccato.

Conte. Voi non lo conoscete, amico. Egli è un ingrato, per cui

  1. Manca nell’originale.
  2. In qualche esemplare dell’ed. Zatta: cerca.
  3. Manca nell'originale.