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ATTO QUINTO1

SCENA PRIMA.

Il Conte e Frontino.

Conte. Presto, Frontino, finisci di mettere le candele, ed accendi per tutto. Fa che tutto sia illuminato.

Frontino. Ma, signore. Io son solo.

Conte. La tua abilità ti fa valere per quattro.

Frontino. (A parte) Obbligato del complimento, (finisce di mettere le candele nelle lumiere laterali.

Conte. Spiacemi non aver ritrovato in casa questa seconda volta la marchesina e sua zia. Ma verranno a cenar meco, io mi lusingo.... Frontino, prima di accendere, chiudi bene tutte le finestre e tutte le porte.

Frontino. Non mi pare che faccia freddo.

Conte. Non importa. Chiudi bene per tutto.

Frontino. (A parte) (Egli ha delle idee singolari). (va a chiudere per tutto

Conte. Sono oggi di una gioia, di una contentezza inesplicabile. Gran cena, grande illuminazione. Ma avrò almeno delle persone che conoscono, che hanno del merito, e che mi renderanno giustizia. Spendo, è vero, e la spesa sarà un poco forte: ma se la spesa è fatta a tempo, se è fatta a proposito, si può sopportare per una volta, (a Frontino) Se qualcheduno domanda di me, sarò nell’appartamento col signor marchese. (da sè) Concludiamo prima col padre, poi sarà la cosa men difficile colla figliuola. (parte, ed entra nell’appartamento

SCENA II.

Frontino, poi Fiorillo dall’appartamento.

Frontino. Ahi! Fiorillo.

Fiorillo. Amico, eccomi.

  1. L’autore portò a quest’atto profonde modificazioni. Si veda l’originale francese.