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Marchese. Sì (a parte) (Povero ragazzo!.... egli è, egli è.... ma quando era anch’io... Sì, ho fatto anch’io come lui).
Conte. Noi possiamo andarvi insieme, se lo volete.
Marchese. (Al Conte) Oibò... ho da parlarvi, se voi... ci anderà solo.
Cavaliere. (In atto di partire) Conosco il suo appartamento. Conte, (Al Cavaliere) Andate, signore. Voi ci vedrete delle persone che sono, a quel ch’io credo, di vostra conoscenza.
Cavaliere. (In atto sempre di partire) Le vedrò con piacere. (Sono in un’impazienza).... (a parte
Conte. (Al Cavaliere) Vi daranno colassù! delle nuove che voi non potete ancora sapere, ma che spero vi faranno piacere.
Cavaliere. (A parte) (Oh, cieli! Sarebbe mai poi possibile che Eleonora avesse scoperto a sua madre... Volo ad assicurarmene)1. (parte
SCENA IX2.
Il Conte ed il Marchese.
Marchese. Orsù, giacché siamo... (guardando intorno) Avete voi il tempo?
Conte. Sono agli ordini vostri, signor marchese.
Marchese. Voi siete mio amico.
Conte. Quest’è un titolo di cui mi onoro.
Marchese. Bene, bene, benissimo.
Conte. (È ridicolo qualche volta). (a parte, un poco piccato)
Marchese. Vorrei dunque pregarvi.... ma.... amico, liberamente, francamente.
Conte. (Scommetto che egli è venuto per domandarmi del danaro in prestito). (a parte
Marchese. Voi conoscete la mia casa.
Conte. Sicuramente.